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Nei tempi in cui si adoravano gli Spiriti di cui si credeva fossero animati gli elementi della Natura si divinizzò il fulmine che atterra, la fiamma che divora, il vento che scuote, terrificanti fenomeni che contribuirono alla costruzione delle fondamenta del mito greco. Più tardi l’uomo riuscì a non farsi più solo atterrire dalla potenza del Creato ma anche ispirare: emozione, stupore, poesia e i Poeti crearono I MITI, favole che cantavano la sua bellezza, pericolosità e generosità.

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sabato 26 gennaio 2013

I Matrimoni incestuosi dei Faraoni


I MATRIMONI INCESTUOSI DEI FARAONI





Perché i Faraoni sposavano figlie e sorelle, praticando, così, incesto?

La domanda è legittima e la risposta pare scontata:

“Per preservare la purezza del sangue.”

Un fondo di verità c’è, in questo, ma ci sono anche altre cause: tradizione, politica, religione…

Sappiamo che l’Egitto non era il solo Paese a seguire tale consuetudine: il babilonese Abramo aveva per Sposa Primaria la sorella Sarai e l’ittita Suppilulumia, di sorelle ne aveva sposate addirittura due.

In realtà, in Egitto l’incesto era considerato un reato e come tale punito, ma solo per la gente comune.

Perché, dunque, quella pratica contro natura nelle Famiglie Reali?

In Egitto ( e non solo in Egitto) il trono si ereditava per via femminile: durante il matriarcato prima e in retaggio di tale sistema, dopo.

Era nelle vene della Grande Consorte Reale che scorreva il “sangue divino” ed era lei ad essere, da sempre, considerata “Figlia di Dio”. (basta dare uno sguardo alle iscrizioni del Tempio di Deir El Bahary, il Complesso Funereo di Huthsepsut, la Regina-Faraone)


La Grande Consorte Reale trasmetteva alla principessa ereditaria il suo sangue divino assieme al diritto al trono:  questo, dunque, era “proprietà” della Grande Regina e passava in eredità a sua figlia.

Il principe ereditario, designato dal Faraone in carica, lo riceveva dopo un complesso cerimoniale che possiamo riassumere in tre momenti:

-         Le Nozze Divine:  tra la principessa ereditaria e il Dio Dinastico (Ammon, in questo caso), celebrate nel Tempio Dinastico di Karnak, a Tebe: uno dei misteri più impenetrabili dell’Antico Egitto.

-         Le Nozze regali:  della principessa e futura Regina con il principe ereditario

-         L’atto sessuale: e il conseguente mescolamento di sangue.


Attraverso tale cerimoniale lo spirito del Dio-Dinastico passava dal corpo della principessa in quello del principe: il futuro Faraone. (Per-oa, ossia Palazzo Divino:  il luogo in cui si incarnava la Divinità. Faraone, che vuol dire Incarnazione di Dio )


In teoria,  ogni uomo poteva, sposando la principessa ereditaria, diventare Faraone.

Il pericolo di guerre dinastiche tra principi era reale ed elevato; non esisteva diritto di primogenitura, ma solo quello di designazione da parte del Faraone, anche se di norma ad essere designato era, ma non sempre, il primogenito.

Reale ed elevato era anche quello costituito da guerre di conquista da parte di stranieri.

Il Faraone in carica, dunque, alla nascita della principessa ereditaria le assegnava un marito: uno dei principi ereditari. Accadeva, però, anche che la prendesse in sposa egli stesso, in assenza di fratelli.

Così fece il faraone Amenopeth IV (conosciuto anche come Akhenaton), che sposò tutte e sei le figlie; Sua Maestà Sety I, invece, fece sposare due sorelle al suo successore designato: Ramesse II (che pure era già sposato con la bellissima ma molto borghese Nefertari)

Lo stesso fece il faraone Thutmosis I con il figlio Thutmosis II, che diede come marito alla celeberrima Huthsepsut, Regina-Faraone.


nota: si suppone che sia stato per impedire una guerra dinastica che la principessa Maritammon, figlia del più celebre Thut-ank-Ammon, abbia finito per sposare il generale Haremhab diventato, in seguito a ciò, Faraone:  un Faraone usurpatore.

Come lo erano tutti i suoi discendenti: i Ramessidi.


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