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Nei tempi in cui si adoravano gli Spiriti di cui si credeva fossero animati gli elementi della Natura si divinizzò il fulmine che atterra, la fiamma che divora, il vento che scuote, terrificanti fenomeni che contribuirono alla costruzione delle fondamenta del mito greco. Più tardi l’uomo riuscì a non farsi più solo atterrire dalla potenza del Creato ma anche ispirare: emozione, stupore, poesia e i Poeti crearono I MITI, favole che cantavano la sua bellezza, pericolosità e generosità.

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lunedì 11 marzo 2013

CREATURE FANTASTICHE E MITOLOGICHE... (2° parte)


LE FATE




Fatoa, per latini, greci e romani, era il nome del Genio Femminile dotato di poteri sovrannaturali,  capace di operare meraviglie.

Nella cultura celtica le Fatuoe  erano le compagne degli gnomi, anche queste dotate di particolari poteri, tra cui quello di predire il futuro.

Tutte, però, avevano il potere di trasformare qualcosa in qualunque altra cosa. (basti ricordare la maga Circe e la sua abitudine di trasformare gli uomini in animali).

Le leggende medievali, infine, grondano di magia, artifici ed incantesimi.

Proprio nel Medio Evo, i racconti di miti della cultura del Nord, tramandati a voce, conobbero il momento di maggior diffusione.

I miti, però, non sono solamente e semplicemente favole. Da sempre costituiscono lo strumento con cui l’uomo da voce e forma a tutte quelle esigenze che esulano dalla sua razionalità: il mito non fornisce spiegazioni (come invece fa la Storia), ma svela sentimenti e sensazioni nascosti ed inconfessabili.

Lo strumento in questione si chiama Magia e Incanto e le Sacerdotesse di questo “Culto” si chiamano Fate, Streghe, Ninfe o hanno altro nome.


Le Fate hanno molti nomi, ma quello più consono alla loro natura è certamente “Dame degli Elementi”, poiché gli elementi della Natura, e cioè Acqua, Fuoco, Terra e Aria, fin dai tempi più antichi ed in ogni cultura, hanno sempre fatto parte della Magia e la Magia e sempre stata parte integrante della vita quotidiana.


I poteri delle Fate sugli elementi della natura sono straordinari:

-         Le Fate dell’Acqua sono capaci di far sgorgare acqua dal suolo, provocare inondazioni o farle arretrare, portare acqua nei posti aridi e desertici….

-          

-         Le Fate del Fuoco sanno produrre scintille dal nulla, accendere fuochi, falò e incendi, pilotare incandescenti colate laviche…

-          

-         Le Fate dell’Aria sono in grado di scatenare tempeste o farle cessare, sanno creare vortici e trombe d’aria e scatenare venti…

-         Le Fate della Terra si divertono a scavare orridi e voragini, masi impegnano anche a coprire di lussureggiante vegetazione territori rocciosi e regioni vulcaniche.

E poi ci sono le Fate della Luna, le Fate del Ghiaccio e quelle del Mondo dei Sogni; non mancano le Fate che di notte proteggono il viandante o il solitario. Ovunque! Le fate sono ovunque.


Ma, se non sono impegnate con tempeste o sorgenti d’acqua o a rendere sicuro il cammino del viandante o piacevoli i sogni dei dormienti…. che cosa fanno le Fate? Come trascorrono il loro tempo?

Facendo di tutto ed occupandosi di tutto. Proprio come gli umani.

Immerse in un’atmosfera di idilliaca armonia, naturalmente, lungo argini informi di chiassosi corsi d’acqua, tra le radici di annose querce, tra avanzi gloriosi di antichi ruderi. E ancora, sulle soglie degli usci di grotte ed anfratti o tra le fondamenta dei fantastici castelli di roccia e di ghiaccio, costruiti da venti e piogge.



Se siamo in gita e stiamo attraversando questi boschi delle meraviglie, queste isole dei desideri, potrebbe capitarci, soprattutto se siamo un po’ distratti, di sentire sulla nuca come un tocco d’ala o sulla guancia la carezza di un velo o alle spalle l’eco di un sospiro o il calore di uno sguardo…

Ancor di più se è notte e c’è la luna piena.

Sono le Fate. Leggere e inafferrabili come farfalle.

Invisibili. Certo!

A guardarsi intorno con gli occhi dei bambini, però… forse…

Se ci si imbatte in informi gradini affioranti dal suolo, si potrebbe anche vederli trasformare in un scalinata ornata di fiori e rampicanti, che si spinge fino ad una piccola fenditura di un contorto tronco di quercia.



A meglio osservarla, però, quella non ci appare più come semplice fenditura… assomiglia più ad una soglia… la soglia di una porta ornata di fiori e ghirlande e…. ad osare spingervi dentro lo sguardo… oh! non c’è parola che possa esprimere la meraviglia: là dentro, dentro quel tronco d’albero, si nasconde la casa di una Fata.

A guardarla bene, potremmo scoprire che assomiglia proprio alla casa dei nostri sogni



Recitava il grande William Shakspeare


       “Se vedi un cerchio delle Fate

        in una distesa d’erba

        Tieni il passo molto leggero

        lì intorno

        E passa camminando

        in punta di piedi…”

E’ facile, dunque, che le creature del “piccolo mondo” si stiano aggirando proprio nei paraggi, tra erba, campanule(il fiore preferito) e un rivolo d’acqua.

Ma, se per noi basta un salto per attraversarlo, per le piccole creature occorre un ponte o una barca.

Con un po’ di fortuna possiamo assistere ad un prodigio: un colpo di bacchetta magica ed ecco materializzato un bel ponte ornato di rami e rampicanti e se siamo molto fortunati, possiamo veder transitare su quel ponte la Fatina e il suo Principe Azzurro.

Qualcuno, più fortunato ancora, potrebbe perfino assistere ai loro giochi e vederle danzare.

Vedrebbe sopratttto le graziose, aeree Silfidi, le Fate dell’Aria, che danzano sui prati fra erba e fiori.

La loro casa si trova in grotte ed anfratti, ma è utile sapere che queste splendide e fantastiche creature hanno l’abitudine, di notte, di raccogliersi intorno al fusto di qualche albero per le loro danze aeree.

Ad accompagnare le danze non mancano suoni e canti.


Il canto delle Fate, naturalmente, è dolce e soave.

Se si ha la fortuna di sentirle cantare ti riempiono il cuore di gioia e se di fortuna se ne avesse davvero tanta, si potrebbe ascoltare il suono magico ed incantato delle loro arpe: si dice che alcune note donino una pace profonda o un sonno ristoratore.

Non è escluso che si possa anche sorprendere qualcuna di loro occupata in faccende domestiche. Sorprenderla,  mentre lava gli splendidi, coloratissimi veli, trasparenti come ali di farfalle e metterli ad asciugare su lunghissime corde… potrebbe anche mostrarci il suo ricamo…


Se poi qualcuna di loro si lascia avvicinare mentre si prepara il pranzo… rigorosamente vegetariano, naturalmente… un invito a pranzo è davvero assicurato.


Ecco chi sono le Fate. Alcune di loro sono note, altre no! Più note sono sicuramente quelle che si incontrano aprendo un vecchio libro impolverato ma carico di magico splendore: Campanellino, Trilli, Viviana, Morgana, Mève...

Le conoscete?… Sì?… No?… Andiamo a conoscerne qualcuna.

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