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Nei tempi in cui si adoravano gli Spiriti di cui si credeva fossero animati gli elementi della Natura si divinizzò il fulmine che atterra, la fiamma che divora, il vento che scuote, terrificanti fenomeni che contribuirono alla costruzione delle fondamenta del mito greco. Più tardi l’uomo riuscì a non farsi più solo atterrire dalla potenza del Creato ma anche ispirare: emozione, stupore, poesia e i Poeti crearono I MITI, favole che cantavano la sua bellezza, pericolosità e generosità.

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domenica 5 gennaio 2014

E' ARRIVATA LA BEFANA


"E' tornata la Befana
 a cavallo di una scopa
 vola senza far rumore
 nella notte nera nera.
 Sulle spalle ha tanti pacchi
coi regali per i bambini:
bambole, treni e biscottini.
Ma di più lei sa donare:
una gioia che non si può scordare."

La Befana è tipica figura del folklore italiano legata alle festività natalizie.
Le sue origini sono molte antiche.  Risalgono  a tradizioni magiche-rituali pagane legate alla fine dell'Anno Solare (solstizio d'inverso) ed all'inizio dell'Anno Lunare, finite poi col fondersi in elementi folkloristici e cristiani.

Nell'antichità, durante la dodicesima notte del solstizio d'inverno, si celebrava il Rito della morte dell'Anno Vecchio e della nascita del Nuovo Anno. Si credeva che in quelle dodici notti, spiriti femminili e Divinità Minori legate alla Madre Natura, guidati dalla Dea Lunare Diana,volassero sui campi seminati per propiziarsi il futuro raccolto.
Quei rituali, però, furono severamente condannati dalla Chiesa, ma non si riuscì a cancellarli dalla memoria popolare e finirono pian piano per convogliare ed inglobarsi (soprattutto durante il Medio Evo) in nuove pratiche e riti che condussero alla istituzione ed alla figura della Befana.
Questa, sotto l'aspetto di un fantoccio rappresentava il Vecchio Anno da distruggere e bruciare, per assumere, attraverso riti propiziatori, l'aspetto del Nuovo Anno, giovane e rigoglioso.
Il suo aspetto, perciò, era quello di una vecchia brutta e cenciosa, gobba e sgraziata, dal lungo mento aguzzo e dal naso adunco.

La Befana arriva volando su una scopa attraverso il cielo e si posa sui tetti per entrare nelle case attraverso il camino, simbolo dell'antico focolare, luogo sacro e punto di congiunzione  fra cielo e casa.

Nella tradizione moderna la Befana è legata alla leggenda dei Re Magi in viaggio verso la capanna di Betlemme.
La leggenda narra che i Magi, perso l'orientamento, abbiano bussato alla casa della Befana chiedendo indicazioni per giungere a Betlemme e invitandola ad unirsi al gruppo.
La Befana  indicò la strada, ma si rifiutò di seguirli.
Subito dopo, però,  pentitasi,  salì su una scopa e volò in cielo  cercando di raggiungerli.
Non riuscendovi, decise di fermarsi in ogni casa a chiedere notizie ed a lasciare un dono, nella speranza di incontrare il Divino Bambinello. E da più di 2000 anni continua a farlo.
I suoi doni, però, non sono uguali per tutti: giochi e dolcetti per i bambini buoni ed ubbidienti e carbone per quelli disubbienti e monelli... mah!

FILASTROCCA della BEFANA

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana
viva viva la Befana

La Befana vien di notte
attraversa tutti i letti
porta bambole e confetti
viva viva la Befana.

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