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Nei tempi in cui si adoravano gli Spiriti di cui si credeva fossero animati gli elementi della Natura si divinizzò il fulmine che atterra, la fiamma che divora, il vento che scuote, terrificanti fenomeni che contribuirono alla costruzione delle fondamenta del mito greco. Più tardi l’uomo riuscì a non farsi più solo atterrire dalla potenza del Creato ma anche ispirare: emozione, stupore, poesia e i Poeti crearono I MITI, favole che cantavano la sua bellezza, pericolosità e generosità.

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giovedì 21 giugno 2012

ANTICO EGITTO: La TRIADE o la... SACRA FAMIGLIA




ANTICO EGITTO  e la Triade, ossia… la Sacra Famiglia





Il concetto di Triade o Trinità nella Teologia egizia fu presente prima ancora delle epoche Dinastiche.

Su tutto il territorio, conosciuto ancora con il nome: “Il Paese delle Due Terre” (La Valle e il Delta), il  Neter-Wa,  (Dio-Uno), che si manifestava attraverso l’astro solare, assumeva nomi diversi, nei diversi centri, ma era fatto della stessa sostanza ed esprimeva lo stesso

concetto.



Non a caso, il concetto del Divino si identificava nel Sole o nel Fiume: i due elementi fonte di Vita. E, non a caso, in Egitto non fu mai presente un Dio dei Fulmini (Zeus di Greci e Romani) oppure delle Tempeste Marine (Enlil dei Babilonesi). Questo perché la Religione, sempre associata alla Magia, aveva uno scopo utilitaristico più che trascendentale.



La Triade (o Trinità), costituita non da:

    Padre – Figlio – Spirito Santo

come quella cristiana (che, peraltro, verrà assai dopo) ma da:

    Padre – Madre – Figlio

Una Sacra Famiglia!

Era raffigurata con un triangolo isoscele capovolto, con al centro un  Occhio Sacro (quello di Atum: Dio_Creatore). I due vertici superiori rappresentavano il Padre, e la Madre e quello inferiore, invece, il Figlio



Tutti i centri e le città più importanti dell’epoca avevano la propria Triade, che cambiava solo di nome, come dicevo prima, ma non di sostanza.

Le Triade erano diverse ed io ne cito solo alcune, le più conosciute:



A Memfi c’era quella composta da:

       Ptha – Sekmet e il figlio Nefertum



Ad Abidos troviamo:

      Osiride – Iside e il figlio Horo



A Tebe, invece, c’erano:

      Ammon – Nut e il figlio Konsu



Ed a Dendera:

      Hathor – Horo e il figlio Iny





La mitologia egizia assegna ad ognuna di queste Triade vicende in cui si ravvisano vicissitudini umane di quei luoghi di culto, ma anche eventi naturali.

Un esempio: il Diluvio Universale (che rimandiamo ad altro incontro) oppure il mito del sacrificio divino: Il Dio morto e risorto, ecc…






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