Questa, non vuole
essere un’indagine, ma solo una personale opinione su una realtà inconfutabile:
l’aspirazione dell’uomo di penetrare il mondo del mistero legato a stati di
coscienza interiore, messaggi divini, fenomeni legati alla natura o altro
ancora.
Un’aspirazione umana
che ha percorso tutta la storia e forse anche la preistoria, inseguendo la
ricerca di poteri e conoscenze che potessero essere utili alla comunità.
Un’aspirazione
legittima e positiva che, però, molto spesso, si è trasformata in strumento egoistico e negativo, necessariamente occulto, attraverso cui
esercitare sugli altri dominio ed opera di persuasione.
E’ il mondo
delle Sette, delle Confraternite e
delle Società Segrete e, anche se diversa è l’origine e la finalità di ognuna
di loro (politica, religiosa, economica, criminale), hanno tutte una cosa in
comune: la segretezza e il raggiungimento di uno scopo prefisso.
- Il Priorato di
Sion
Trattasi di una
setta di cui dubito ci si sarebbe interessati se non fosse legata ad un
episodio di isterismo culturale e letterario collettivo.
“CHRISTUS A.O.M.P.S. DEFENDIT”
(Christus Antiquus
Ordo Mysticusque Prioratus Sionis Defendit : Cristo difende l’Antico ordine
Mistico del Priorato di Sion)
Un Antico Ordine
Mistico, lo definisce il suo fondatore.
Una setta, in realtà,
fondata nel 1.956, che si ispirava ad una Confraternita del passato che portava
lo stesso nome.
Il fondatore, Pierre
Plantard, uomo dalla complessa personalità e dalla fervida immaginazione, era
un razzista, rivoluzionario, anticlericale e con qualche conto in sospeso con
la Giustizia.
Tipografo di
professione, passò l’intera esistenza a creare falsi documenti, allo scopo di
costruirsi un passato glorioso con radici lontane.
“C.I.R.C.U.I.T. »
(Cavalleria di Istituzione e Regola Cattolica e di Unione Indipendente
Tradizionalista) era il nome del giornale attraverso cui divulgare il proprio
credo, le ricerche, le presunte conoscenze e le scoperte altrettanto presunte.
Le finalità di
questa setta erano tante:
-
Restaurazione in
Francia di una nuova Monarchia e Cavalleria.
-
Fondazione di un Sacro
Impero d’Europa
-
Sostituzione della
Chiesa Cattolica Romana con una nuova Religione di Stato universale e
profetica.
Per realizzare tutto
questo, Plantard e i suoi seguaci iniziarono una frenetica attività di stampa e
divulgazione di documenti (più o meno
falsi), molti dei quali sulla figura del parroco di Rennes-le-Chateau,
dove, secondo le sue ricerche, si trovava la tomba del Cristo.
In realtà,
simpatizzanti e seguaci non mancavano: la ricerca di una Nuova Verità,
surrogato di una religiosità inappagata e di una scienza fallibile, affascinava
e catturava.
E poi, la tendenza
del mondo occidentale a lasciarsi affascinare dall’occulto e
dall’incomprensibile… quanto più occulto ed incomprensibile fosse… Grazie anche al successo di un best seller
dell’epoca (Le tresor maudit) ed alle inchieste televisive condotte da
giornalisti come Lincoln ed a manoscritti e dossier pubblicati in un altro
libro dalle vendite record (Il Santo Graal).
Tutto serviva alla
Setta per legittimarsi e darsi una continuità con una Confraternita fondata da
G. da Buglione durante le Crociate e che portava il nome di Priorato di Sion.
In realtà, pur
riconoscendo che l’Antica Confraternita
sia potuta realmente esistere, non vi è oggi nessuna traccia che ne ricordi
l’esistenza: né una chiesa, né un college, né altro.
Caduta nel
dimenticatoio.
Nemmeno del Nuovo
Priorato (che resuscitò quello antico) si sa più nulla dal 2.000, anno della
morte del suo fondatore.
Se siamo ancora qui
a parlarne, però, è perché un alone di mistero avvolge ancora questa
setta.
La capacità degli
autori de il Santo Graal e Il
Codice da Vinci di mescolare vero e
falso è tale da indurre all’equivoco e far precipitare in un mare di congetture
senza né capo né coda.
Nel Santo Graal si riportano le liste di Grandi Maestri (tra
cui Da Vinci, Botticelli, Hugo, Newton, ecc) e si parla di decifrazione di
codici segreti, rebus, indizi nascosti in dipinti, ecc. Si fanno congetture sulla fondazione
dell’Ordine dei Templari.
Nel Codice da
Vinci e in Angeli e Demoni (il primo, un’affascinante ed intrigante
ricostruzione del mito e il secondo, un assai mediocre tentativo di proseguire
sulla stessa rotta) l’autore spinge la propria vulcanica mente verso il fantasy
più ad oltranza.
Una domanda:
-
La Sindone
-
Il Sacro Graal
-
L’Arca dell’Alleanza
-
Le varie reliquie
sparse per il mondo
cosa rendono, queste
ricerche, così attuali ed appassionanti
per l’uomo moderno?
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