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Nei tempi in cui si adoravano gli Spiriti di cui si credeva fossero animati gli elementi della Natura si divinizzò il fulmine che atterra, la fiamma che divora, il vento che scuote, terrificanti fenomeni che contribuirono alla costruzione delle fondamenta del mito greco. Più tardi l’uomo riuscì a non farsi più solo atterrire dalla potenza del Creato ma anche ispirare: emozione, stupore, poesia e i Poeti crearono I MITI, favole che cantavano la sua bellezza, pericolosità e generosità.

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mercoledì 15 gennaio 2014

Gli Antichi Maya e il Pozzo della Morte










Fino agli inizi del secolo scorso fu ritenuta una macabra leggenda.
Veniva chiamato "Cenote" e si diceva che fosse un pozzo sacrificale.
Secondo questa leggenda, ogni anno i sacerdoti officiavano in favore degli Dei un rito particolare per propiziarsi piogge abbondanti ed un abbondante raccolto.
Il rito prevedeva l'offerta agli Dei di oggetti preziosi, che durante la cerimonia venivano gettati nel grande pozzo sacrificale;  l'offerta più preziosa, però, era il sacrificio di alcune  fanciulle, giovanissime e belle, che venivano fatte precipitare nel fondo del pozzo.
Soltanto agli inizi del secolo scorso si scoprì che non si trattava di una leggenda, ma di una crudele e barbara usanza.
Fu l'archeologo H. Thompson a scoprire il pozzo il quale, prosciugato, rivelò, assieme agli oggetti, d'oro anche la macabra presenza di ossa e teschi umani.

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