CALLIROE E CORESO
Coreso,
sacerdote di Bacco, era stato preso da travolgente passione per Callireo, una
bellissima ragazza di Caledone. Costei, invece, non sentiva nessun trasporto
per l’ardente innamorato.
Fu
così che Coreso finì per chiedere l’intervento di Bacco, affinché lo vendicasse
di tanta indifferenza.
Quel
gaudente di Bacco si prestò al gioco senza alcun indugio e lo fece nel modo a
lui più congeniale: facendo prendere una bella sbronza a tutto il Paese. Una
sbronza così forte da togliere il bene dell’intelletto a tutti i Caledonesi.
Per
recuperarlo, spiegò l’Oracolo, bastava sacrificare a Bacco l’insensibile
fanciulla in questione oppure una persona che fosse disposta a morire al suo
posto.
Calliroe
era bellissima e non c’era giovanotto che non spasimasse per lei ed a tutti
loro, lei chiese la grande “prova” d’amore. Nessuno, però, si fece avanti
disposto a sacrificarsi.
Fu
così che la bella Calliroe, agghindata di tutto punto, fiori, foglie e
gioielli, fu condotta all’altare sacrificale, ma…. ecco il colpo di scena.
Coreso,
il Gran Sacerdote di Bacco, innamorato respinto, già pronto ai piedi
dell’altare con il coltello sacrificale in mano, invece di conficcarlo nel
petto della ragazza, ormai rassegnata alla morte, lo volse contro di sé.
Toccata
da tanta “prova” d’amore, Calliroe sentì di colpo infiammarsi il cuore per quel
giovane più volte respinto e si trafisse il petto con lo stesso coltello.
Impietositi,
gli Dei trasformarono i due in una sola fonte: la Fonte di Atene, alla foce
dell’Ilisso, fiume dell’Attica.
Nessun commento:
Posta un commento